La Chiesa latina, dopo otto secoli, ripristinando una prassi scomparsa in seguito ad un decreto del Concilio Lateranense II (1139), ammette nuovamente le vergini laiche alla consacrazione verginale. Si tratta di un’importante disposizione liturgico-canonica, nella quale è da vedere un segno del tempo: in un’epoca in cui la cultura, scarsamente permeata dal messaggio evangelico, non comprende, contesta e deride il “mistero” della vita verginale, la Chiesa riconosce un aspetto essenziale di se stessa nella testimonianza della verginità consacrata per il Regno, anche quando essa è vissuta con connotazioni tipicamente laiche.
DELEGATO DIOCESANO
Mons. Ferdinando Caschili