Ci prepariamo a vivere la solennità del Corpus Domini, che con la tradizionale solenne processione mette in evidenza il passaggio dalla mensa eucaristica alla strada, richiamandoci alla dimensione del pellegrinaggio che nasce dal Pane che si fa “cibo dei pellegrini”, come canta la Sequenza di S. Tommaso d’Aquino. L’Eucaristia che esce dalle chiese per attraversare la città ci fa rivivere insieme l’Esodo e il cammino Gerusalemme – Emmaus – Gerusalemme, icona e sacramento di una Chiesa in uscita, perché le nostre celebrazioni eucaristiche non sono complete se non ci portano ad uscire e a percorrere le strade della città.
Dare alla processione una meta significativa ci aiuta a viverla come un vero pellegrinaggio. Per Cagliari quest’anno la meta da raggiungere con l’Eucaristia è il mare, da cui provengono i pellegrini forzati che fuggono dalla violenza e dalla povertà, quelli che riescono a farcela, mentre molti altri restano per sempre in fondo a quel mare. Li vogliamo ricordare tutti e chiedere al Signore – Pane spezzato e condiviso – di allargare nel nostro cuore gli spazi della carità ma anche di allargare la nostra mente per trovare soluzioni possibili senza mai arrenderci.
L’anno del Giubileo diventa un invito a vivere il pellegrinaggio valorizzando le diverse occasioni che il calendario giubilare ci propone. Ricordo in modo particolare il giubileo per i sacerdoti a Roma, nei giorni 1-2-3 giugno, invitando tutti coloro che possono a prendervi parte e tutti gli altri a seguire l’itinerario spirituale che papa Francesco ci offrirà. Poi avremo il grande pellegrinaggio della GMG, che ha avuto un anticipo nel giubileo dei ragazzi tenutosi a Roma il 24 aprile scorso, dove era presente un bel gruppo della diocesi insieme a don Mariano. Raccomando fin da ora vivamente la preparazione e l’iscrizione al pellegrinaggio diocesano che faremo a Roma in settembre: non è solo un debito di riconoscenza verso papa Francesco ma un gesto di fede e di unità ecclesiale, invocando la misericordia del Padre per sanare le troppe ferite che indeboliscono la nostra testimonianza comunitaria. Infine ricordo ai sacerdoti il pellegrinaggio in programma per il prossimo mese di novembre al santuario della Madonna dei Poveri a Banneux, in Belgio, ricordando le povertà e gli emigrati di ieri e di oggi, specialmente i giovani, pregando per il lavoro e per il buon esito della prossima Settimana Sociale che sarà dedicata proprio a questo tema.
+ Arrigo Miglio
Arcivescovo