Il Papa in Sardegna

Visita di Papa Francesco – Comunicato stampa della CES

Conferenza Episcopale  Sarda

Comunicato stampa

La Conferenza Episcopale Regionale, oggi 11 giugno 2013, riunita in seduta ordinaria presso il Centro di Spiritualità “Nostra Signora del Rimedio”, in Donigala Fenughedu (OR), sotto la presidenza di Monsignor Arrigo Miglio, fra i tanti punti dell’ordine del giorno, ha affrontato anche quello riguardante il pellegrinaggio che Papa Francesco farà al Santuario di Nostra Signora di Bonaria, alla citta di Cagliari e all’intera Sardegna, il prossimo 22 settembre.

Manca ancora un programma ben definito in tutti i suoi dettagli. Ciò potrà avvenire nelle prossime settimane, dopo che gli uffici della Santa Sede a ciò preposti faranno tappa a Cagliari per il necessario sopralluogo.

Intanto ci sono già alcuni punti fermi.

Il significato e lo spirito di questo viaggio: è spirituale e, insieme, pastorale. La sua profonda pietà mariana e il legame affettivo al titolo di Nostra Signora di Bonaria ha reso quasi naturale che la sua prima uscita in Italia fuori da Roma fosse dedicata al luogo da dove questa devozione è partita per trapiantarsi a Buenos Aires. In secondo luogo, viene da noi come Pastore universale per incoraggiare, sostenere e condividere il cammino di fede del popolo sardo, al quale attraverso i Vescovi in occasione della recente Visita ad limina, ha dimostrato di guardare con particolare simpatia e premura.

Data l’impronta che Papa Francesco ha dato al suo pontificato, la visita avrà il carattere della sobrietà. Ma ciò non farà mancare al Santo Padre il calore umano e l’entusiasmo che già in Piazza San Pietro ha avuto una significativa anticipazione, nel momento dell’annuncio che lui stesso ne ha dato, e che sempre più sta crescendo nell’attesa della nostra gente.

Sicuramente, perché di questo si è parlato nella Visita ad limina, oltre al momento centrale della giornata che sarà la Santa Messa sul sagrato della Basilica, ci sarà l’incontro con il mondo del lavoro e con i giovani, in momenti e luoghi da definire. Saranno occasione per far sentire la vicinanza e un’apertura di speranza del Santo Padre e della Chiesa a quelli che sono gli snodi più cruciali e delicati della nostra Isola.

Uno spazio speciale, ancora, nella celebrazione sarà riservato agli ammalati, che il Santo Padre ama salutare e benedire singolarmente.

Non si esclude qualche altro eventuale appuntamento, qualora da Roma arrivi il necessario benestare.

Lo spazio riservato all’assemblea dei fedeli, una metà sarà divisa in 10 settori, uno per ognuna delle 10 diocesi sarde,  e l’altra metà sarà occupata liberamente da chiunque vorrà partecipare.

Tutti i sacerdoti che vorranno potranno concelebrare.

Curerà tutti gli aspetti organizzativi un comitato, che avrà sede a Cagliari, il quale interagirà con i rappresentanti di ogni singola Diocesi, al fine di assicurare una ordinata e capillare partecipazione all’evento.

Intanto ogni singola Diocesi dovrà costituire al suo interno un centro di coordinamento per le dovute informazioni alle rispettive parrocchie.

Non appena verrà definito il programma definitivo con le autorità vaticane, ne verrà data pronta e puntuale comunicazione a mezzo stampa e attraverso i canali interni della Chiesa.

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